ANNO 14 n° 118
Spunto di Vista, Sette sataniche: come si diventa un adepto
>>>>> di Elisabetta Zamparini <<<<<
09/01/2015 - 02:00

di Elisabetta Zamparini

VITERBO - In tutto il mondo si assiste a un notevole aumento di sette di vario genere, soprattutto quelle sataniche, spesso responsabili di reati come la profanazione dei cimiteri, il maltrattamento degli animali, le violenze fisiche fino ad arrivare all’omicidio, l’abuso sessuale e l’induzione al suicidio.

Nei gruppi denominati nuovi movimenti religiosi è sempre presente un leader carismatico, che ha la capacità di influenzare dei soggetti suggestionabili in modo da ottenere da loro una fedeltà assoluta, con lo scopo di farli aderire al proprio gruppo. I neofiti vengono adescati con la promessa di eterna felicità, grazie anche all’alcol, le droghe e il sesso libero proposto. Spesso anche la musica heavy metal e internet sono forti veicoli di messaggi satanici.

Inizialmente il reclutato vive una fase in cui si sente annoiato e confuso dalla società e viene circondato d’amore e di attenzione dagli altri adepti. Dopo questa fase di seduzione c’è la tendenza, da parte dei seguaci, di alterare i pensieri, le attitudini e il comportamento dell’individuo con tecniche coercitive, come l’isolamento sociale, l’assenza per periodi lunghi dal lavoro, il digiuno e la deprivazione del sonno.

Il passo finale del neofita è la conversione, in cui la persona rinnega la religione, i principi etici e i valori fino ad allora seguiti, per rispettare la dottrina del gruppo settario di appartenenza. Questo processo di plagio è caratterizzato dalla ripetitività ossessiva di alcune frasi o attività e dall’acquisizione dei beni dell’adepto per ottenerne la dipendenza finanziaria e deresponsabilizzarlo, riducendolo così a uno stato di sudditanza psicologica.

L’accettazione di tutto questo è ottenuta grazie alla promesse di avanzamento nella piramide gerarchica del potere e di salvezza spirituale.

Il leader si propone come una persona che si preoccupa del bene di tutti i seguaci, li coinvolge nella realizzazione di obiettivi e suscita forti aspettative sulle capacità che ha di raggiungerli. Si propone come un modello per tutto il gruppo, con delle credenze e dei valori chiari a cui tutti cercano di aspirare.

Nella società contemporanea l’impoverimento di senso del sacro ha creato un senso di vuoto edi conseguenza un bisogno di avvicinarsi a movimenti religiosi alternativi.

Le differenze e le rivalità all’interno del gruppo sono cancellate a favore di un sentimento di identità e comunione, tutti i sentimenti negativi vengono scaricati contro chiunque non sia del gruppo.

Far parte di un gruppo e sentire che è il migliore contribuisce a mantenere un’immagine positiva di sé, influenzando il livello di autostima. Il senso di appartenenza a un gruppo riduce la frustrazione del soggetto davanti al sentimento di inadeguatezza sociale grazie alla convinzione di essere importanti per quel gruppo.

Le promesse di salvezza eterna e di esistenze ultraterrene divulgate dalle sette riducono l’ansia e l’angoscia della sofferenza psichica, inoltre, queste organizzazioni offrono l’opportunità di instaurare nuove relazioni, anche di tipo sessuale, che può rispondere a una solitudine profonda dell’individuo.

In conclusione, le motivazioni che possono indurre una persona a entrare in una setta sono molte, come il bisogno di appartenenza e di comunità, la ricerca di un’identità culturale e sociale e la necessità di una visione positiva del futuro.

Se desiderate approfondire questo o altri argomenti ecco la mail a cui scrivere per suggerire i nuovi articoli della rubrica: elisabetta.zamparini@gmail.com





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